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Session description protocol: a cosa serve nel VoIP

Il Protocollo SDP (Session Description Protocol), come definito dalla IETF nella RFC 4566, svolge un ruolo cruciale nell’ambito delle comunicazioni multimediali, fungendo da elemento chiave all’interno di altri protocolli per stabilire i parametri necessari allo scambio di flussi audio e video.

Nel dettaglio delle comunicazioni VoIP (Voice over Internet Protocol), il protocollo SIP (Session Initiation Protocol) rappresenta solo uno degli elementi di un insieme di protocolli interconnessi indispensabili per la realizzazione di una chiamata. Durante una chiamata VoIP basata su SIP, è fondamentale tenere in considerazione almeno quattro protocolli che collaborano armoniosamente per garantire il successo dell’operazione:

  1. SIP (Session Initiation Protocol): responsabile dell’avvio, della modifica e della conclusione delle chiamate.
  2. SDP (Session Description Protocol): determina i parametri per lo scambio di contenuti multimediali, come flussi audio e video.
  3. RTP (Real-time Transport Protocol): gestisce il trasporto effettivo dei dati audio e video.

Il protocollo SIP, quindi, si avvale dell’SDP per definire i parametri essenziali per lo scambio di contenuti multimediali tra due o più dispositivi (endpoint), senza occuparsi direttamente del trasporto fisico dell’audio o del video. Invece, delega al SDP il compito di specificare i dettagli della connessione, quali l’indirizzo IP, la porta e i codec audio utilizzati, indispensabili per l’instaurazione di una comunicazione efficace tra gli endpoint coinvolti nella chiamata. Questo approccio integrato assicura che tutte le componenti necessarie per una chiamata VoIP siano coordinati in modo efficiente, garantendo un’esperienza utente fluida e di alta qualità.

Ruolo e Funzionalità del Protocollo SDP nell’ambito del SIP

Il Protocollo SDP (Session Description Protocol) riveste un ruolo cruciale nell’ambito del SIP (Session Initiation Protocol), fornendo le informazioni necessarie per stabilire e gestire comunicazioni multimediali. Incorporato all’interno dei messaggi SIP, come Invito (Invite), 183 (Risposta con Early Media) e 200 (Risposta OK), SDP si colloca nella sezione “body message”, delineando dettagli chiave per ciascuna delle parti coinvolte.

Principali informazioni scambiate attraverso SDP:

  1. Indirizzo IP e Porta: SDP specifica gli indirizzi IP e le porte su cui le parti intendono ricevere il flusso multimediale, consentendo una corretta connessione e trasmissione dei dati.
  2. Tipo di Media: Definisce il tipo di media atteso, comunemente audio in contesto SIP, stabilendo il formato e le caratteristiche della comunicazione.
  3. Protocollo di Scambio: Indica il protocollo utilizzato per lo scambio di informazioni tra le parti, con SDP che funge da standard predominante in ambito SIP.
  4. Codec Audio: Specifica il codec audio da utilizzare per la compressione e la trasmissione dei dati audio, garantendo una compatibilità e una qualità ottimale durante la comunicazione.

L’efficace utilizzo del Protocollo SDP in SIP consente una configurazione efficiente e una gestione ottimizzata delle sessioni multimediali, facilitando una comunicazione fluida e affidabile tra gli endpoint coinvolti.

Com’è composto un messaggio SDP

La struttura di una sessione SDP in breve:

Descrizione della sessione

  • v= (versione del protocollo)
  • o= (proprietario/creatore e identificativo di sessione)
  • s= (nome della sessione)
  • i= (informazioni sulla sessione)
  • u= (URI di descrizione)
  • e= (indirizzo email – dettagli di contatto)
  • p= (numero di telefono – recapiti)
  • c= (informazioni sulla connessione – non richieste se incluse nella descrizione del supporto)
  • b= (informazioni sulla larghezza di banda della sessione)
  • z= (regolazioni fuso orario)
  • k= (chiave di crittografia)
  • a= (zero o più righe di attributo di sessione)

Descrizione Temporale

  • t= (tempo in cui la sessione è attiva)
  • r= (cicli di ripetizioni)

Descrizione del Media

  • m= (nome del media/indirizzo di trasporto)
  • i= (titolo del media)
  • c= (informazioni sulla connessione – non richieste se incluse nella descrizione della sessione)
  • b= (informazioni sulla larghezza di banda)
  • k= (chiave di crittografia)
  • a= (zero o più righe di attributi multimediali)

Esempio di una sessione SDP:

Nell’ambito delle comunicazioni SIP (Session Initiation Protocol), il Protocollo SDP (Session Description Protocol) gioca un ruolo cruciale nel facilitare lo scambio di informazioni fondamentali per stabilire connessioni multimediali. Prendiamo ad esempio il seguente messaggio SDP:

v=0
o=- 20518 0 IN IP4 203.0.113.1
s=Session SDP Example
c=IN IP4 203.0.113.1
t=0 0
m=audio 49170 RTP/AVP 0
a=rtpmap:0 PCMU/8000

In questo esempio:

Ecco un esempio semplificato di un messaggio SDP:

v=0
o=- 20518 0 IN IP4 203.0.113.1
s=Session SDP Example
c=IN IP4 203.0.113.1
t=0 0
m=audio 49170 RTP/AVP 0
a=rtpmap:0 PCMU/8000

Spiegazione dell’esempio:

  • v=0: Versione del protocollo SDP.
  • o=- 20518 0 IN IP4 203.0.113.1: Origine della sessione, che include il nome utente (-), l’ID di sessione (20518), la versione (0), il tipo di rete (IN), il protocollo IP (IP4) e l’indirizzo IP (203.0.113.1).
  • s=Session SDP Example: Descrizione della sessione.
  • c=IN IP4 203.0.113.1: Connessione, specificando il tipo di rete e l’indirizzo IP.
  • t=0 0: Orario inizio e fine della sessione.
  • m=audio 49170 RTP/AVP 0: Media attribuita alla sessione, specificando il tipo di media (audio), la porta (49170), il protocollo di trasporto (RTP/AVP) e il formato del payload (0).
  • a=rtpmap:0 PCMU/8000: Attributi aggiuntivi per il media, come il mapping RTP (rtpmap) che associa il formato del payload (0) con il tipo di codec audio (PCMU) e la frequenza di campionamento (8000).

Questo messaggio fornisce una panoramica chiara dei dettagli essenziali per la comunicazione audio. Il campo “o” specifica l’origine della sessione, indicando l’ID della sessione e l’indirizzo IP associato. Il campo “m” identifica il tipo di media (audio) e la porta utilizzata per la trasmissione dei dati. Ulteriori attributi come “a=rtpmap” forniscono dettagli specifici sul formato del payload e il codec audio utilizzato.

Comprendere e ottimizzare l’utilizzo del Protocollo SDP è cruciale per garantire una comunicazione fluida e affidabile tramite SIP, consentendo la corretta configurazione dei flussi multimediali e l’interoperabilità tra dispositivi e applicazioni. Questo esempio di messaggio SDP evidenzia l’importanza di tali dettagli nel contesto delle comunicazioni digitali, sottolineando la necessità di una comprensione approfondita di questi protocolli per ottimizzare le prestazioni delle reti e migliorare l’esperienza utente.

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Cosa si intende per codec

Cosa si intende per codec è una domanda che molti si pongono quando si avvicinano al mondo delle telecomunicazioni VoIP. Nel panorama delle comunicazioni audio, il termine “codec” è spesso menzionato in modo sommario, senza un’adeguata delucidazione del suo significato e della sua importanza. Tuttavia, è cruciale comprendere che i codec rappresentano un elemento fondamentale nella gestione dei flussi audio, specialmente nel contesto del VoIP (Voice over Internet Protocol), dove la trasmissione vocale avviene tramite Internet anziché tramite reti telefoniche tradizionali.

In questo articolo, ci addentreremo nel concetto di codec, esaminando il loro ruolo essenziale nella manipolazione dei flussi audio. Discuteremo che cosa si intende per codec, quali sono i principali codec utilizzati nel VoIP, mettendo in luce le loro caratteristiche distintive e le eventuali differenze che li rendono più adatti a specifici contesti di utilizzo. Approfondiremo quindi un argomento spesso trascurato ma di vitale importanza per comprendere appieno il funzionamento delle comunicazioni vocali digitali.

Cos’è un codec VoIP?

Un codec nel contesto del VoIP (Voice over Internet Protocol) è come un interprete speciale per le telefonate fatte attraverso Internet. Quando parli al telefono usando il computer o un altro dispositivo connesso a Internet, il codec si occupa di tradurre la tua voce in un formato digitale che può essere inviato tramite Internet. Allo stesso modo, quando ricevi una chiamata, il codec traduce il segnale vocale digitale in suoni che puoi udire. È come se il codec parlasse la lingua di Internet e rendesse possibile le conversazioni telefoniche online. Questo è molto importante perché ci consente di comunicare con amici e familiari in tutto il mondo senza dover usare le linee telefoniche tradizionali. Spero che questa spiegazione ti aiuti a capire meglio cosa fa un codec nel VoIP!

Il codec è un software?

Quando ci si chiede cosa si intende per codec spesso non si pensa che questo possa essere un software. Il codec, un’abbreviazione di codificatore/decodificatore, rappresenta un software specializzato cruciale per la gestione dei segnali digitali. Questo strumento è fondamentale per la fruizione di contenuti multimediali, come audio e video, sui dispositivi quotidiani come computer e smartphone. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale nelle comunicazioni VoIP (Voice over Internet Protocol).

Poiché il codec è un software, può essere facilmente implementato su diversi dispositivi e aggiornato per migliorarne le prestazioni. La sua presenza è vitale per garantire una riproduzione accurata dei contenuti multimediali su una vasta gamma di dispositivi digitali.

Nel panorama digitale odierno, i codec sono indispensabili per godere appieno dei contenuti multimediali e agevolare le comunicazioni vocali online. La loro natura di software sottolinea la loro importanza nel nostro quotidiano digitale.

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Spesso sottovalutati, i codec rivestono un ruolo onnipresente nel mondo digitale. Ogni volta che ascoltiamo un flusso audio da una sorgente digitale, i codec entrano in azione. Pertanto, i codec sono impiegati in una vasta gamma di contesti, tra cui:

  • chiamate effettuate dal cellulare
  • applicazioni multimediali come Youtube o Spotify
  • la suoneria del proprio cellulare

Cosa si intende per codec lossy vs lossless

I codec effettuano la compressione dati (e/o la decompressione in lettura) in modo da poter ridurre lo spazio di memorizzazione occupato a vantaggio della portabilità o della trasmissibilità del flusso codificato su un canale di comunicazione. Si suddividono in base alla modalità in cui effettuano la compressione:

  • Codec lossy: Riduce le dimensioni dei file audio rimuovendo informazioni non essenziali, ma può causare una perdita di qualità.
  • Codec lossless: Comprime i dati senza perdere informazioni audio, preservando la qualità originale del suono.

Codec VoIP: quali sono i più utilizzati

I codec più diffusi nel mondo del VoIP includono:

  • G.729: Questo codec è ampiamente utilizzato nel VoIP per ottimizzare il rapporto qualità/banda su connessioni con prestazioni inferiori. È particolarmente efficace in situazioni in cui la larghezza di banda è limitata, consentendo comunque una qualità audio accettabile durante le chiamate.
  • G.711 a-Law e G.711 u-Law: Entrambi i codec sono utilizzati per la trasmissione di segnali audio analogici su reti digitali. G.711 a-Law è utilizzato principalmente nelle reti europee, mentre G.711 u-Law è più comune in America del Nord. Entrambi offrono una buona qualità audio, ma richiedono una larghezza di banda maggiore rispetto a codec come G.729.
  • iLBC (Internet Low Bitrate Codec): Questo codec è progettato per fornire una buona qualità audio su connessioni Internet con bassa larghezza di banda. È particolarmente adatto per applicazioni VoIP in cui la larghezza di banda è limitata o variabile.
  • GSM (Global System for Mobile Communications): Questo codec è comunemente utilizzato nelle reti cellulari per la trasmissione di segnali audio. Offre una qualità audio decente con un utilizzo efficiente della larghezza di banda.
  • Opus: Opus è un codec audio flessibile e adattabile che può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni VoIP. Offre una qualità audio elevata con un’ampia gamma di larghezze di banda e può adattarsi dinamicamente alle variazioni della rete per garantire una qualità costante durante la chiamata.

I codec VoIP messi a confronto: tra banda e qualità audio

  • G711 e Opus offrono la migliore qualità audio e qualità audio percepita, ma G711 richiede una quantità significativamente maggiore di banda rispetto a Opus, che è estremamente versatile in termini di adattamento alla banda disponibile.
  • G729 e GSM sono più efficienti in termini di banda utilizzata ma offrono una qualità audio inferiore rispetto a G711 e Opus.
  • iLBC si posiziona come un compromesso tra l’uso efficiente della banda e una buona qualità audio percepita, essendo progettato per ottimizzare le prestazioni su reti con perdita di pacchetti.

Cosa si intende per codec G729

Il codec G.729 ha svolto un ruolo significativo nel campo delle comunicazioni vocali digitali, anche grazie al suo storico passato di codec a pagamento. Originariamente, l’utilizzo del G.729 comportava costi di licenza che dovevano essere sostenuti dagli operatori di servizi VoIP e dagli sviluppatori di software.

Tuttavia, nel corso degli anni, la situazione è cambiata notevolmente. Grazie alla sua diffusione e alla crescente domanda sul mercato, molte aziende hanno deciso di offrire il G.729 senza costi aggiuntivi o di integrarlo nelle loro soluzioni VoIP. Questa transizione ha reso il codec G.729 più accessibile e ha consentito a un numero maggiore di aziende e individui di beneficiare delle sue prestazioni.

Oggi, il G.729 è ampiamente disponibile come parte delle soluzioni VoIP, contribuendo così a una più ampia adozione e utilizzo delle tecnologie VoIP in generale.

Ci sono diversi vantaggi nell’utilizzare il codec G.729 nelle comunicazioni vocali digitali:

  1. Efficienza nella larghezza di banda: Il G.729 offre una buona qualità audio con un consumo ridotto di larghezza di banda, ottimizzando le comunicazioni su reti con limitazioni di banda.
  2. Compatibilità: Ampiamente supportato da dispositivi e software VoIP, il G.729 è una scelta affidabile per comunicazioni vocali su diverse piattaforme.
  3. Qualità audio accettabile: Nonostante la compressione dei dati, il G.729 mantiene una chiarezza della voce soddisfacente per la maggior parte degli utenti.
  4. Costi ridotti: Ora disponibile senza costi aggiuntivi in molte soluzioni VoIP, contribuisce a ridurre i costi delle comunicazioni vocali per aziende e utenti.
  5. Risparmio di larghezza di banda: Grazie alla sua compressione efficiente, consente di trasmettere più comunicazioni vocali su reti con la stessa larghezza di banda disponibile.

Fax VoIP e il protocollo T.38

Nel panorama dell’utilizzo del VoIP per la trasmissione dei fax, le opinioni possono divergere. Tuttavia, basandoci su test approfonditi e anni di esperienza come provider, possiamo fornire chiarezza e consigli utili per ottimizzare questa pratica.

Collegamento del FAX a linea VoIP:

  • È possibile collegare un fax a una linea VoIP mediante l’utilizzo di un adattatore ATA, il quale va collegato alla porta RJ11 dell’interfaccia FXS del fax.
  • Tutti gli adattatori ATA sono adatti a questo scopo secondo la nostra esperienza.
  • È fondamentale configurare la linea in modo che utilizzi esclusivamente i codec G711u o G711a per garantire la trasmissione dei segnali senza compromettere la comunicazione del modem.
  • Ulteriori accorgimenti includono l’attivazione di un jitter buffer esteso, la disattivazione delle funzionalità di call waiting e chiamata a 3, oltre alla configurazione del fax per evitare la verifica degli errori e utilizzare la velocità di trasmissione più bassa possibile.
  • Contrariamente a quanto spesso suggerito, non è necessario utilizzare il T38 passthrough.
  • È da notare che mentre i fax in uscita funzioneranno senza problemi al 100%, quelli in ingresso potrebbero riscontrare qualche difficoltà nel 50% dei casi.

Configurazione del FAX nel centralino:

  • La scelta ottimale è configurare il fax direttamente nel centralino.
  • Anche in questo caso, verranno utilizzati i protocolli G711u o G711a, garantendo un tasso di successo del 100% sia in invio che in ricezione, a condizione che la configurazione sia corretta.
  • Questa modalità consente di gestire i fax attraverso un’interfaccia grafica intuitiva, simile a una webmail, che permette di consultare i fax ricevuti e inviarne di nuovi allegando documenti in formato PDF.
  • È importante notare che tutti i nostri centralini supportano questa funzionalità, rendendola facilmente accessibile e conveniente per i nostri clienti.

In sintesi, l’utilizzo del VoIP per l’invio e la ricezione dei fax è possibile e può essere ottimizzato seguendo le migliori pratiche e consigli forniti. Sia che si scelga di collegare il fax tramite un adattatore ATA o configurarlo direttamente nel centralino, è importante prestare attenzione alla corretta configurazione dei codec e delle impostazioni per garantire una comunicazione efficace e affidabile.

Conclusioni

Con questo articolo spero sia più chiaro cosa si intende per codec e perchè la scelta del codec giusto è molto importante. L’impiego di un codec non appropriato può risultare in una bassa qualità delle chiamate, con audio disturbato o con effetti simili a quelli riscontrati nei film dei fratelli Wachowski, quando si transita dal mondo reale a Matrix. È nell’esperienza e nella competenza nel mondo reale che risiede la chiave per garantire sempre la massima qualità delle comunicazioni.

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Centralini telefonici analogici: come si possono aggiornare?

Nel mio lavoro, mi imbatto spesso in situazioni in cui i centralini telefonici analogici sono ancora in uso. Questi apparati, risalenti agli anni ’90 e ai primi anni del 2000, hanno svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle comunicazioni aziendali del passato. Tuttavia, raccomando sempre di considerare un aggiornamento per diversi motivi:

  • Eccesso di cavi: I centralini analogici sono noti per l’ingente quantità di cavi che li circonda. Oltre ai cavi delle linee, come le connessioni ISDN, è comune trovare una miriade di cavi che si estendono fino ai singoli telefoni.
  • Costi e complessità della manutenzione: La programmazione di questi centralini è possibile solo tramite porte seriali con protocolli specifici, come RS232 o proprietari. Senza un’infrastruttura adeguata, gli interventi di manutenzione possono essere costosi e richiedere tempi lunghi.
  • Fragilità dei componenti e ingombro: L’alto numero di componenti, tra cui PBX, schede e borchie ISDN, aumenta il rischio di guasti. Inoltre, questi apparati occupano spazio considerevole sulle pareti delle aziende, con cavi sparsi per terra.
  • Limitazioni delle funzioni: I centralini analogici sono limitati nelle funzionalità avanzate. L’assenza di caratteristiche come display a colori e la visualizzazione dello stato degli interni può compromettere l’efficienza delle comunicazioni aziendali.
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Un’alternativa moderna è rappresentata dai centralini in cloud, che offrono una soluzione più snella e avanzata. Questi sistemi basati su cloud consentono di liberarsi dall’ingombro dei centralini tradizionali e offrono funzionalità avanzate come gestione remota, aggiornamenti automatici e integrazione con altre piattaforme aziendali.

Tuttavia, capisco che l’adozione di nuove tecnologie può essere una decisione impegnativa. Se desideri maggiori informazioni su come aggiornare i tuoi centralini telefonici, non esitare a contattarmi. Sono qui per aiutarti a trovare la soluzione più adatta alle esigenze della tua azienda.

Collegare un centralino telefonico analogico al VoIP, è possibile?

Collegare un centralino telefonico analogico al VoIP è un’opzione possibile tramite l’utilizzo di un’interfaccia chiamata “adattatore ATA“, che fornisce le porte FXS necessarie per connettersi al centralino esistente. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle limitazioni associate a questa pratica:

  • Limitazioni delle Chiamate in Contemporanea: Le porte FXS consentono di gestire solo una chiamata alla volta, il che potrebbe limitare la capacità di gestire più chiamate simultanee, comune nelle numerazioni VoIP moderne.
  • Qualità della Chiamata: Una volta convertita in analogico, la qualità della chiamata potrebbe subire un deterioramento rispetto alla telefonia VoIP pura, indipendentemente dal codec utilizzato. Questo può essere un problema soprattutto in ambienti che richiedono una qualità audio elevata.
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Gli adattatori ATA hanno la capacità di trasmettere il numero del chiamante (CID) al centralino analogico, tuttavia la visualizzazione dipenderà dalle capacità del sistema telefonico in uso.

In alcuni casi, sui centralini telefonici analogici che utilizzano il riconoscimento dell’onda dello squillo della chiamata, potrebbe sorgere un problema nel rilevare quando la linea sta squillando, impedendo di rispondere alle chiamate. Questo è dovuto alla differenza tra l’onda sinusoidale richiesta da alcuni PBX analogici e l’onda quadra generata dagli adattatori ATA. È importante notare che questo problema non può essere risolto semplicemente cambiando adattatore o fornitore, ma richiede una modifica della componentistica dell’impianto esistente.

Considerando queste limitazioni, è fondamentale valutare attentamente se il collegamento di un centralino analogico al VoIP tramite adattatore ATA sia la soluzione più adatta alle esigenze della propria azienda, tenendo conto delle necessità di capacità di chiamata, qualità audio e funzionalità richieste.

Mantenere i Telefoni Analogici negli Hotel: Una Scelta Strategica per Migliorare l’Esperienza del Cliente

Nei contesti degli hotel, esiste un’eccezione al trend di aggiornamento verso tecnologie VoIP più moderne: la decisione di mantenere i telefoni analogici, pur sostituendo il centralino con una soluzione basata su cloud. Questa scelta, sebbene possa sembrare controcorrente, è motivata da diversi vantaggi che migliorano significativamente l’esperienza degli ospiti e ottimizzano l’efficienza operativa.

Il processo di aggiornamento tipico comprende le seguenti fasi:

  1. Sostituzione del Centralino Analogico: Il vecchio centralino analogico viene eliminato e sostituito con una soluzione centralizzata basata su cloud. Questo elimina la necessità di mantenere infrastrutture obsoleti e consente un controllo centralizzato delle comunicazioni.
  2. Rimozione delle Vecchie Infrastrutture: Tutte le borchie ISDN, le linee analogiche e altre parti obsolete dell’impianto vengono rimosse per liberare spazio e semplificare la gestione dei sistemi.
  3. Mantenimento dei Telefoni nelle Camere: I box di terminazione dei cavi provenienti dalle camere dell’albergo, comunemente connessi tramite connettore Telco RJ21, vengono conservati. Questo consente di mantenere i telefoni analogici esistenti nelle camere, offrendo agli ospiti una familiarità e una comodità che contribuiscono all’esperienza complessiva.
  4. Installazione di Interfacce FXS: Vengono installate interfacce FXS (Foreign Exchange Station) direttamente sul posto. Queste interfacce forniscono porte RJ11 e RJ21 per collegare i telefoni esistenti alle moderne soluzioni VoIP.

Questo approccio permette di mantenere tutti i dispositivi telefonici presenti nelle camere, consentendo loro di connettersi alle interfacce FXS in modo rapido e senza la necessità di sostituire ogni singolo telefono con dispositivi VoIP. Il centralino in cloud di ultima generazione offre numerose funzionalità avanzate e vantaggi della telefonia VoIP, tra cui numerazioni VoIP native, gestione remota e aggiornamenti automatici.

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Uno dei principali vantaggi di questa soluzione è la rapidità con cui i benefici e i risparmi derivanti dalla tecnologia VoIP possono ripagare l’investimento iniziale. La flessibilità e la scalabilità della soluzione VoIP consentono inoltre agli hotel di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze degli ospiti e del mercato.

In conclusione, mantenere i telefoni analogici nelle camere degli hotel, integrandoli con una soluzione centralizzata VoIP basata su cloud, rappresenta una strategia intelligente per migliorare l’esperienza degli ospiti, ottimizzare l’efficienza operativa e ottenere un rapido ritorno sull’investimento.

Conclusione: Il Trionfo del VoIP nella Telefonia Aziendale

Il VoIP ha ormai da tempo rivoluzionato completamente il panorama della telefonia, relegando la telefonia analogica a un lontano ricordo. Grazie alla sua incredibile versatilità e flessibilità, l’adozione di soluzioni VoIP consente di recuperare rapidamente l’investimento iniziale, offrendo un vantaggio economico significativo, soprattutto nel caso dei centralini telefonici basati su cloud.

Una delle caratteristiche più apprezzate del VoIP è la gestione remota, che consente di effettuare interventi tempestivi senza costi aggiuntivi né lunghi tempi di attesa. Questo è particolarmente importante per le aziende, poiché assicura una continuità operativa senza interruzioni indesiderate.

Inoltre, con l’avvento dei centralini in cloud, i vantaggi del VoIP diventano ancora più evidenti. La possibilità di gestire tutte le comunicazioni tramite una piattaforma centralizzata, accessibile da qualsiasi luogo e dispositivo, rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare l’efficienza e la produttività aziendale.

In definitiva, il VoIP si è affermato come la soluzione ideale per le esigenze comunicative delle aziende moderne, offrendo un rapido ritorno sull’investimento, una gestione remota efficiente e una flessibilità senza precedenti.

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Telefoni VoIP: come funzionano

I telefoni VoIP sono dispositivi telefonici che consentono di effettuare e ricevere chiamate utilizzando la tecnologia VoIP.

A differenza dei telefoni tradizionali, che si collegano principalmente tramite connettori RJ11 (il classico doppino che utilizza una sola coppia di conduttori), i telefoni VoIP sono dotati di una porta Ethernet con connettore RJ45 e, in alcuni casi, anche di connettività Wi-Fi. Spesso, soprattutto nei telefoni destinati all’uso in ufficio, è presente anche una seconda porta Ethernet, che può essere configurata in diverse modalità per una maggiore flessibilità nell’integrazione con la rete aziendale.

Telefoni per ufficio con doppia porta ethernet

I telefoni per ufficio VoIP spesso dispongono di due porte RJ45, e idealmente, queste sono porte gigabit che eliminano la possibilità di creare “colli di bottiglia”.

La prima porta (WAN) è destinata a essere collegata alla rete principale, mentre la seconda (LAN) può essere collegata a un PC o altri dispositivi di rete. Quest’ultima può essere configurata tramite software in varie modalità:

  • Transparent Bridge L2: Questa modalità opera come un bridge di livello 2, simile a uno switch unmanaged. È trasparente, quindi non viene rilevata dagli altri dispositivi, consentendo di collegare il telefono tra lo switch e il PC per semplificare l’installazione e ridurre i tempi di cablaggio. In questa modalità, eventuali tag VLAN vengono mantenuti.
  • Modalità VLAN: Consente di configurare la porta secondaria su una VLAN specifica, aggiungendo un tag VLAN IEEE 802.1Q da 1 a 4094.
  • NAT mode su VPN: In questa modalità, il telefono stabilisce una connessione VPN con un server definito nella configurazione e sulla porta LAN attiva un servizio DHCP e funge da gateway di reindirizzamento. Questo significa che tutti i dispositivi collegati a questa porta utilizzeranno il gateway della VPN e condivideranno lo stesso indirizzo IP assegnato al telefono VoIP sulla porta WAN.

Telefoni VoIP wifi

Molti produttori hanno sviluppato telefoni VoIP compatibili con il Wi-Fi, offrendo così maggiore flessibilità nell’installazione, poiché è sufficiente collegare l’alimentazione per iniziare a utilizzare il telefono.

Questi telefoni sono disponibili sia con il Wi-Fi integrato che con un dongle esterno acquistabile separatamente.

Con una rete Wi-Fi performante, è possibile effettuare chiamate di ottima qualità, smentendo così alcuni pregiudizi diffusi.

Inoltre, alcuni telefoni consentono l’utilizzo della porta LAN per “consegnare una porta cablata” dalla rete Wi-Fi, consentendo il collegamento di altri dispositivi IP come PC, stampanti e switch. Questa funzionalità offre ulteriore versatilità e facilità nell’integrazione con la rete aziendale o domestica.

Tipi di telefoni VoIP

Una vasta gamma di telefoni VoIP è disponibile sul mercato, adatti a ogni budget e preferenza.

Fondamentalmente, tutti eseguono la stessa funzione di base, ovvero telefonare, ma la differenza sta nella facilità d’uso, nelle funzioni migliorate e nel design.

Le principali funzioni che differenziano i vari modelli includono:

  • Gestione dei BLF (Busy Lamp Field): Indicatori luminosi, fisici o virtuali, che consentono di chiamare un interno con una sola pressione e monitorarne lo stato con codici colore distinti.
  • Speed dial: Tasti di chiamata rapida verso contatti memorizzati.
  • Controllo di azioni: Come l’apertura di cancelli e porte, e il controllo di dispositivi domotici.
  • Bluetooth integrato: Per collegare cuffie e AirPods Bluetooth al telefono da ufficio.

I telefoni più economici solitamente utilizzano display a 2 colori LCD, mentre quelli di gamma superiore dispongono di display a colori e, in alcuni casi, touchscreen.

Uno dei modelli più apprezzati è il Fanvil X5, noto per:

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo
  • Display primario da 3,5″
  • Display secondario da 2,4″ per chiamate rapide
  • Compatibilità con videochiamate in ricezione
  • Qualità audio in vivavoce eccellente
  • Bluetooth integrato
  • Bridge gigabit
  • Alimentazione PoE o 5V

I principali marchi di telefoni VoIP

Le principali marche di telefoni fissi VoIP includono:

Queste marche sono rinomate nel settore per la loro affidabilità, le funzionalità avanzate e la qualità audio, e offrono una vasta gamma di telefoni VoIP adatti alle esigenze di diverse aziende e utenti.

Videochiamate VoIP e videocitofoni IP

Le videochiamate VoIP direttamente sui telefoni non sono ancora così diffuse e richieste come le chiamate vocali, tuttavia, suggerire telefoni che supportano questa funzionalità in ricezione è sempre una buona prassi.

Ciò è particolarmente importante perché il VoIP non si limita solo ai telefoni, ma include anche videocitofoni e altri dispositivi.

Optare per un videocitofono VoIP insieme a un telefono VoIP può essere una scelta vantaggiosa. Questo consente di ricevere il flusso video H264 direttamente sul telefono e visualizzarlo sul display.

In caso sia necessario rispondere da una nuova postazione, non sarà più necessario effettuare complessi interventi di cablaggio. Sarà sufficiente installare un nuovo telefono, semplificando notevolmente il processo e riducendo i costi di installazione e manutenzione.

Compatibilità dei telefoni VoIP

Tutti i telefoni VoIP supportano il protocollo SIP, il che li rende compatibili con qualsiasi centralino IP.

Spesso ci si trova di fronte a impianti dove sono già installati numerosi dispositivi. Se il fornitore precedente non ha impostato blocchi particolari (alcuni operatori installano versioni personalizzate del firmware impedendo il riutilizzo del telefono), è possibile riutilizzare il dispositivo con pochi passaggi.

Fortunatamente, lo scenario in cui sono stati impostati questi blocchi si presenta molto raramente, approssimativamente nel 5% dei casi.

Alcuni telefoni eseguono Android, il che li rende pienamente compatibili con tutte le applicazioni presenti nel Play Store, tra cui:

  • Zoom
  • Google Meet
  • Skype
  • Whatsapp

Questa caratteristica offre una notevole flessibilità e permette agli utenti di accedere a una vasta gamma di applicazioni di comunicazione tramite il proprio telefono VoIP.

Apps per smartphone e softphones

I telefoni VoIP vengono spesso sostituiti da software che svolgono la stessa funzione, ma sfruttando l’hardware del PC o dello smartphone.

Queste applicazioni sono molto comode perché possono essere installate su qualsiasi PC e sono leggere. In ufficio, basta accendere il PC, collegare le cuffie e si è subito operativi. Per chi lavora da remoto, è possibile avere il proprio interno in qualsiasi luogo si trovi.

Di seguito elenco alcuni dei più importanti softphones:

  • MicroSIP: Un client leggero, gratuito e open-source basato sullo stack PJSIP, che integra il codec G729. Eseguibile nativamente su Windows, pienamente compatibile con Mac e Linux utilizzando Wine. Compatibile con qualsiasi centralino VoIP.
  • Sangoma Talk e Sangoma Phone: I client per i centralini Sangoma FreePBX e PBXact. Un importante vantaggio sui dispositivi mobili sono le notifiche push che permettono di non scaricare la batteria e di non perdere nemmeno una chiamata. La versione per PC è compatibile nativamente con Windows, Mac e Linux poiché sviluppata con Electron.

I codec: che cosa sono?

I codec sono componenti fondamentali per la telefonia VoIP, poiché si occupano di codificare e decodificare la voce in modo da poterla trasportare attraverso la rete internet.

Esistono numerosi codec per la voce, ognuno con una specifica banda utilizzata e una specifica qualità. Di seguito, sono elencati alcuni dei codec più utilizzati nel VoIP, ordinati per qualità crescente:

  • GSM – MOS pari a 3,5
  • g729 – MOS pari a 4
  • g711a – MOS pari a 4,2
  • g711u – MOS pari a 4,2
  • g722 – MOS pari a 5 (codec HD)
  • OPUS – MOS pari a 5+ (codec HD con bitrate variabile)

Spesso, un aumento della qualità delle chiamate richiede più banda, ma un ottimo compromesso è stato raggiunto con il codec g729, che consente di ottenere una buona qualità delle chiamate anche su connessioni meno performanti.

Nelle situazioni in cui vi è maggiore disponibilità di banda, è preferibile utilizzare codec HD come g722 e OPUS.

Il codec OPUS è il più giovane dell’elenco ed è pienamente compatibile con i più moderni telefoni VoIP.

Configurazione dei telefoni VoIP

I telefoni VoIP possono essere configurati manualmente attraverso la loro interfaccia accessibile via web, dove è possibile gestire qualsiasi parametro. Questa interfaccia è normalmente raggiungibile anche da remoto per la telegestione.

Autoprovisioning telefoni VoIP

La nostra azienda utilizza prevalentemente la tecnica dell’autoprovisioning. Attraverso questa tecnologia e una piattaforma proprietaria sviluppata internamente, possiamo interfacciare completamente i nostri sistemi con i fornitori di centralini VoIP. Questo ci consente di garantire che ogni telefono VoIP scarichi automaticamente la sua configurazione non appena viene collegato alla rete.

Una volta completata la configurazione iniziale, il telefono continuerà ad aggiornarsi automaticamente, assicurandosi di scaricare gli ultimi aggiornamenti della configurazione e del firmware.

Conclusioni

I telefoni VoIP hanno completamente sostituito tutti i telefoni analogici e digitali. La configurazione, flessibilità nella personalizzazione e le funzioni avanzate li rendono i dispositivi ideali per un’azienda moderna e in continua evoluzione.

asterisk

Centralino Asterisk: che cos’è e come funziona

TL;DR

Asterisk è un framework open source per le comunicazioni che trasforma un computer in un server per sistemi PBX, gateway VoIP e altro ancora. Con oltre un milione di sistemi in uso in più di 170 paesi, è ampiamente adottato da aziende di ogni dimensione. Grazie alle sue varie funzionalità, come segreteria telefonica e conferenze, e alle sue interfacce personalizzabili come AGI e AMI, Asterisk offre flessibilità e versatilità agli sviluppatori.

Che cos’è Asterisk?

Asterisk è un framework open source per la costruzione di applicazioni di comunicazione, trasformando un computer in un server che supporta sistemi IP PBX, gateway VoIP, server di conferenza e altre soluzioni personalizzate. Utilizzato da piccole e grandi imprese, call center, operatori e agenzie governative in tutto il mondo, è sponsorizzato da Sangoma.

Oggi, ci sono più di un milione di sistemi basati su Asterisk in uso, in oltre 170 paesi, adottato quasi interamente dalla lista Fortune 1000 di clienti. Spesso implementato da integratori di sistemi e sviluppatori, Asterisk può diventare la base per un completo sistema telefonico aziendale o essere utilizzato per migliorare o estendere un sistema esistente, colmando le lacune tra i sistemi.

Creato nel 1999 da Mark Spencer di Digium, che dal 2018 è stata una divisione di Sangoma Technologies Corporation, Asterisk è stato originariamente progettato per Linux ma può essere eseguito su una varietà di sistemi operativi, tra cui NetBSD, OpenBSD, FreeBSD, macOS e Solaris, e può essere installato anche su sistemi embedded basati su OpenWrt.

La CLI (Command Line Interface) di Asterisk

Quali sono le funzionalità di un centralino VoIP Asterisk?

Il software Asterisk offre molte funzioni presenti nei sistemi PBX commerciali: segreteria telefonica, conferenze, menu vocali e distribuzione automatica delle chiamate. Gli utenti possono estendere le funzionalità con script di pianificazione delle chiamate, moduli personalizzati o programmi Asterisk Gateway Interface (AGI).

Asterisk supporta vari protocolli VoIP come SIP, MGCP e H.323, e può fungere da gateway tra telefoni IP e la rete PSTN. È utilizzato per sostituire PBX proprietari, aggiungere funzionalità o ridurre i costi telefonici.

Il software supporta anche protocolli tradizionali come ISDN e SS7, e nella versione 14 è incluso il codec audio Opus.

Centralini telefonici VoIP basati su Asterisk

Ecco una revisione del testo con migliorie:

Asterisk rappresenta un elemento chiave in numerosi prodotti commerciali e progetti open source. Tra i prodotti commerciali, vi sono pacchetti hardware e software, i cui produttori supportano e rilasciano il software seguendo un modello di distribuzione open source.

Alcuni esempi includono:

  • AskoziaPBX, un fork del progetto m0n0wall, che sfrutta il software Asterisk PBX per gestire tutte le funzioni telefoniche.
  • AstLinux, una distribuzione software open source per “Appliance di Rete per le Comunicazioni”.
  • FreePBX, un’interfaccia grafica open source, che incorpora Asterisk come nucleo del suo FreePBX Distro.
  • LinuxMCE, che integra Asterisk per fornire servizi di telefonia; esiste anche una versione integrata di Asterisk per i router OpenWrt.
  • PBX in a Flash/Incredible PBX e trixbox, entrambi centralini telefonici software basati su Asterisk.
  • Elastix, precedentemente basato su Asterisk, HylaFAX, Openfire e Postfix per offrire funzionalità di centralino telefonico, fax, messaggistica istantanea e posta elettronica, rispettivamente, prima di passare a 3CX.
  • Issabel, un software di Comunicazioni Unificate open source che utilizza Asterisk per le funzioni telefoniche. Derivato dalle versioni open source di Elastix quando è stato acquisito da 3CX.
  • astTECS, che impiega Asterisk nei suoi gateway VoIP e mobili.

Oltre a questi, sono disponibili vari prodotti aggiuntivi, spesso a pagamento, che estendono le funzionalità e le capacità di Asterisk.

Ad esempio, le promozioni vocali standard incluse nel sistema sono gratuite. Un’azienda può acquistare annunci vocali personalizzati per integrarli nel sistema. Altri componenti aggiuntivi offrono supporto fax, text-to-speech, codec aggiuntivi e nuove funzionalità. Alcuni di questi componenti aggiuntivi, sviluppati da terze parti, sono gratuiti e supportano anche piattaforme embedded come il Raspberry Pi.

Asterisk AGI

L’Interfaccia Asterisk Gateway, abbreviata come AGI, è un’interfaccia per aggiungere funzionalità ad Asterisk con molti linguaggi di programmazione diversi. Perl, PHP, C, Pascal, Bourne Shell – la scelta è davvero tua. Crea l’opportunità di collegare il dialplan di Asterisk a un software esterno che desidera manipolare un canale specifico. Ciò fornisce una sincronizzazione tra le interfacce e le azioni su un canale da un blocco AGI. Questa opzione rende possibile eseguire compiti al di fuori dello scope di Asterisk senza alcuna difficoltà.

  • AGI può controllare il dialplan, chiamato in extensions.conf.
  • AGI asincrono, introdotto in Asterisk 1.6, consente la scripting asincrona AGI.
  • EAGI offre all’applicazione la possibilità di accedere e controllare il canale audio oltre all’interazione con il dialplan.
  • FastAGI può essere utilizzato per elaborare su una macchina remota tramite una connessione di rete.
  • DeadAGI offre l’accesso a un canale morto, dopo il termine della chiamata. È deprecato dall’Asterisk 1.6.

I canali di comunicazione come STDIN, STDOUT e STDERR vengono utilizzati nella comunicazione tra gli script AGI e Asterisk.

  • STDIN – input standard, utilizzato per comunicare dati all’interfaccia esterna.
  • STDOUT – output standard, utilizzato per comunicare dati a Asterisk.
  • STDERR – errore standard, canale di comunicazione per i messaggi di errore.

Asterisk AMI

L’Interfaccia Manager di Asterisk (AMI) permette a un programma client di connettersi a Asterisk e di emettere comandi o leggere eventi tramite TCP/IP. È utile per monitorare lo stato dei client di telefonia e dirigere azioni basate su regole personalizzate.

Il protocollo AMI utilizza un formato “chiave: valore” per la comunicazione. È caratterizzato da pacchetti di tipo Action, Response ed Event, trasmessi tra il client e Asterisk tramite linee terminate da CR/LF.

Prima di inviare comandi, è necessario stabilire una sessione manager e autenticarsi. I comandi possono essere inviati da entrambe le parti e includono operazioni come chiamate, monitoraggio e manipolazione dello stato delle code.

Conclusioni

In conclusione, Asterisk rappresenta un pilastro fondamentale sia nei prodotti commerciali che nei progetti open source nel campo delle comunicazioni. Con oltre un milione di sistemi in uso in oltre 170 paesi, Asterisk è ampiamente adottato da aziende di ogni dimensione.

Inoltre, con l’Interfaccia Gateway di Asterisk (AGI) e l’Interfaccia Manager di Asterisk (AMI), gli sviluppatori hanno la flessibilità di integrare nuove funzionalità e monitorare lo stato dei sistemi in modo personalizzato.

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Perché preferire l’utilizzo di una VPN rispetto all’inoltro porte

Negli ultimi anni, la sicurezza informatica è diventata una preoccupazione sempre più grande per le aziende e i singoli utenti. Con l’aumento del numero di minacce informatiche, come gli attacchi hacker, la perdita di dati sensibili e le violazioni della privacy (data breach GDPR in base alle previsioni del Regolamento (UE) 2016/679), è diventato sempre più importante proteggere la propria connessione internet attraverso l’utilizzo di una Virtual Private Network (VPN) invece dell’inoltro porte. In questo articolo, esamineremo le ragioni per cui l’utilizzo della VPN è preferibile all’inoltro porte, e come può aiutare a garantire una maggiore sicurezza sul web.

TL;DR

L’inoltro porte è molto vulnerabile e in alcuni casi il traffico è intercettabile.

Con le VPN roadwarrior è possibile accedere in modo sicuro e criptato alla rete (tutta o in parte in base alle regole impostate) da qualsiasi dispositivo.

Inoltro porte: come funziona

L’utilizzo dell’inoltro porte è stato a lungo considerato uno dei modi per proteggere la connessione dai pericoli del web. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni nell’utilizzo di questa tecnica.

Una delle limitazioni principali dell’inoltro porte è la sua vulnerabilità alle tecniche di sniffing.

Questo significa che i dati trasmessi attraverso una porta aperta possono essere facilmente intercettati e analizzati da terze parti malevole.

Pericoli dell’inoltro porte

L’esposizione di una porta attraverso a internet, se non vengono limitati correttamente gli IP sorgente, permette di effettuare il port scanning attraverso strumenti come nmap. Attraverso questa operazione è facile capire quale dispositivo si trova dall’altra parte, quale versione del software esegue e com’è configurato. Con questi dati è possibile risalire ad una vulnerabilità nota (CVE), al conseguente PoF (proof of concept) che permette di effettuare l’exploit. Utilizzando il packet trace di nmap è anche possibile ottenere il TTL e di conseguenza sapere chi ci sta rispondendo dall’altra parte.

nmap -sC -sV INDIRIZZO_IP

Una volta effettuato l’accesso a questo dispositivo è normalmente possibile accedere agli altri dispositivi della rete.
Se all’interno della rete c’è per esempio una cartella condivisa su protocollo SMB (condivisione windows) dove si è dimenticato di mettere la protezione con password, tutti i dati saranno accessibili.

Come evitare i rischi dell’inoltro porte?

Se proprio non si può fare a meno di utilizzare l’inoltro porte, è possibile limitare il più possibile la configurazione utilizzando:

  • regole basate sugli orari
  • regole basate sull’IP sorgente
  • limitazioni geografiche
  • blacklists, firewall e fail2ban sui dispositivi

La soluzioni migliore invece è l’utilizzo di una VPN roadwarrior. Questa permette di creare un tunnel punto-punto crittografato dal client al server.
In questo caso verrà esposta soltanto la porta del server VPN e, dopo l’autenticazione, sarà possibile accedere a tutta la rete in modo sicuro e non intercettabile.
Possono essere anche impostate delle regole per limitare l’accesso solo a determinate risorse via VPN.

Quali sono i protocolli VPN più diffusi?

Il protocollo Wireguard permette di effettuare connessioni estremamente sicure con un throughput elevatissimo. Dai nostri test possiamo affermare che Wireguard riesce ad avere un throughput 4 volte superiore a quello di OpenVPN pur mantenendo un livello elevatissimo di sicurezza.

Attraverso la VPN è possibile accedere a tutte le risorse di rete come se si fosse in sede. Inoltre è configurabile su tutti i dispositivi, compresi gli smartphones.

OpenVPNWireguard
User Data ProtectionPerfect Forward Secrecy (PFS)Perfect Forward Secrecy (PFS)
Transport Layer ProtocolUDP or TCPUDP
Key derivation & AgreementRSA, DSA, X25519, Ed25519, SM2, etc.HKDF, Curve25519 for Elliptic-Curve Diffie-Hellman
HashingMD5, MD4, SHA-1, SHA-2, MDC-2, BLAKE2, etc.BLAKE2, SipHash24
Encryption & AuthenticationAES, Blowfish, Camellia, ChaCha20, Poly1305, DES, Triple DES, GOST 28147-89, etc.
ChaCha20, Poly1305 using AEAD RFC7539 construction, etc.

Protocolli VPN su Mikrotik RouterOS

Mikrotik come sempre non si fa trovare impreparata per le VPN.

Da sempre supporta i protocolli SSTP, L2TP/IPSEC, PPTP e OpenVPN TCP. Dalla release 7 di RouterOS ha aggiunto anche Wireguard e OpenVPN UDP sia come client che server. Inoltre supporta attraverso un pacchetto installabile a parte il protocollo ZeroTier.

Conclusione

In conclusione, l’utilizzo della VPN è preferibile all’inoltro porte per molti motivi. La VPN offre una maggiore sicurezza e privacy sulla connessione internet, oltre ad essere facile da configurare e utilizzare. Se stai cercando di proteggere la tua connessione internet, ti consigliamo di utilizzare una VPN per garantire la massima protezione dei tuoi dati sensibili e della privacy online.

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Il protocollo SIP

TL;DR

Il protocollo SIP è fondamentale per le telecomunicazioni VoIP, ma è importante distinguere tra la SIP italiana, una società di telecomunicazioni, e il SIP VoIP, che è un protocollo di rete per avviare e gestire chiamate su internet. Mentre la SIP italiana è un’azienda storica nel panorama delle telecomunicazioni italiane, il SIP VoIP è un protocollo cruciale per il funzionamento delle chiamate vocali su internet. La comprensione di queste differenze è essenziale per evitare confusione nel mondo delle telecomunicazioni.

Distinguendo tra SIP Telecom e SIP VoIP: Conoscere le differenze

Quando introduco il concetto di VoIP a qualcuno, spesso menzionando che è basato sul protocollo SIP, mi capita di ricevere la domanda: “Conosco la SIP, l’ho sempre avuta, è la stessa cosa?”

Tuttavia, non c’è da confondersi: la SIP nel contesto delle telecomunicazioni non è affatto la stessa cosa. Anzi, non hanno nulla in comune, tranne per il caso fortuito che entrambi gli acronimi sono presenti nel panorama delle telecomunicazioni in Italia.

La vecchia “SIP” italiana era una società di telecomunicazioni, la Società Italiana per l’Esercizio delle Telecomunicazioni, precedentemente conosciuta come Società Italiana per l’Esercizio Telefonico e originariamente come Società Idroelettrica Piemonte, facente parte del gruppo IRI. Fondata nel 1964, è stata poi trasformata in Telecom Italia S.p.A. (oggi TIM) nel 1994, derivata dalla fusione di diverse società: STIPEL, TELVE, TIMO, TETI e SET.

D’altra parte, nel contesto delle telecomunicazioni VoIP, “SIP” è l’acronimo di Session Initiation Protocol, il protocollo di rete principale che permette al VoIP di funzionare. È fondamentale comprendere questa distinzione tra le due “SIP” per non confondere i concetti nel mondo delle telecomunicazioni.

Come funziona il protocollo SIP?

Il Session Initiation Protocol (SIP) è un protocollo di comunicazione utilizzato per avviare e gestire chiamate vocali e video su internet. Il SIP funziona stabilendo una sessione tra due o più parti e facilitando lo scambio di dati in tempo reale. È comunemente utilizzato nella tecnologia Voice over Internet Protocol (VoIP) e consente la trasmissione di voce, video e altri contenuti multimediali. Il SIP funziona inviando messaggi di richiesta tra gli endpoint, che possono essere dispositivi come telefoni o computer. Questi messaggi vengono utilizzati per negoziare i parametri della sessione di comunicazione, come i codec, la larghezza di banda e altre impostazioni. Una volta stabilita la sessione, il SIP facilita il trasferimento dei dati tra gli endpoint, consentendo una comunicazione senza interruzioni. Il SIP è un protocollo molto utilizzato nel settore delle telecomunicazioni ed è un componente essenziale dei moderni sistemi di comunicazione.

Che cosa significa la sigla SIP?

L’acronimo SIP sta per Session Initiation Protocol. Si tratta di un protocollo di segnalazione utilizzato per avviare, mantenere e terminare sessioni in tempo reale che coinvolgono voce, video, messaggistica e altre applicazioni e servizi di comunicazione su Internet.

Protocollo SIP vs altri protocolli di comunicazione: vantaggi e svantaggi

Uno dei principali vantaggi del SIP è la sua flessibilità. Può funzionare con diversi tipi di media e supporta un’ampia gamma di funzioni, come l’inoltro di chiamata, il trasferimento di chiamata e la chiamata in conferenza. Il SIP è anche uno standard aperto, il che significa che è ampiamente supportato da diversi fornitori e può essere facilmente integrato nei sistemi di comunicazione esistenti.

Anche altri protocolli di comunicazione, come H.323 e MGCP (Media Gateway Control Protocol), hanno i loro vantaggi e svantaggi. H.323 è un protocollo più vecchio che è ancora molto utilizzato in alcune applicazioni, come le videoconferenze. È un protocollo robusto che offre forti caratteristiche di sicurezza, ma può essere complesso da configurare e mantenere.

MGCP, invece, è un protocollo più semplice che viene spesso utilizzato nelle applicazioni VoIP (Voice over Internet Protocol). È facile da configurare e mantenere, ma potrebbe non supportare tutte le funzionalità disponibili con SIP.

In conclusione, la scelta del protocollo di comunicazione dipende dalle esigenze e dai requisiti specifici dell’organizzazione. Il SIP è un protocollo popolare e flessibile che offre molte funzionalità, ma per garantire un alto livello di sicurezza ed affidabilità richiede l’intervento di tecnici esperti.

Protocollo SIP VoIP: evoluzione e futuro delle comunicazioni digitali

Il protocollo SIP VoIP, o Session Initiation Protocol, ha rivoluzionato le comunicazioni digitali sin dalla sua nascita, a metà degli anni ’90. Come protocollo standardizzato per l’avvio, il mantenimento e la terminazione di sessioni in tempo reale che coinvolgono voce, video e messaggistica, il SIP ha permesso una comunicazione interoperabile e senza interruzioni tra reti e dispositivi diversi, come smartphone, computer e telefoni IP.

Nel corso degli anni, il SIP si è evoluto per supportare nuove funzionalità e capacità, come la presenza, la messaggistica istantanea, il trasferimento di file e le conferenze. È stato inoltre integrato con altri protocolli e tecnologie, come WebRTC, che consente di comunicare in tempo reale attraverso i browser web, e VoLTE, che consente di trasmettere la voce sulle reti LTE.

Guardando al futuro, si prevede che il SIP continuerà a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo e nella diffusione di nuovi servizi e applicazioni di comunicazione. Ad esempio, il SIP può consentire l’integrazione della voce e della messaggistica con l’intelligenza artificiale, come i chatbot e gli assistenti virtuali, per creare interazioni più personalizzate ed efficienti. Il SIP può anche facilitare l’adozione di nuove architetture di rete, come il 5G e il cloud-native, che richiedono protocolli di comunicazione flessibili e scalabili.

SIP e PJSIP: quali sono le differenze?

Il SIP (Session Initiation Protocol) e PJSIP (PJSUA2 SIP Stack) sono entrambi protocolli utilizzati per iniziare, modificare e terminare sessioni di comunicazione su reti IP, come ad esempio le chiamate vocali su Internet (VoIP). Tuttavia, ci sono alcune differenze significative tra i due:

  1. Implementazione: SIP è un protocollo di comunicazione standardizzato utilizzato per iniziare, modificare e terminare sessioni di comunicazione su reti IP. D’altra parte, PJSIP è una libreria di stack SIP open-source che implementa il protocollo SIP e offre funzionalità avanzate per la creazione di applicazioni VoIP.
  2. Estensioni e funzionalità: PJSIP offre una serie di funzionalità avanzate e estensioni rispetto a SIP. Queste possono includere supporto per codec audio/video aggiuntivi, funzionalità di sicurezza avanzate come il TLS (Transport Layer Security) e funzionalità di gestione delle chiamate più sofisticate.
  3. Portabilità: PJSIP è progettato per essere altamente portabile e può essere facilmente integrato in una vasta gamma di piattaforme e ambienti di sviluppo, tra cui dispositivi mobili, computer desktop e server.
  4. Sviluppo e supporto: Mentre SIP è un protocollo standard ampiamente supportato e utilizzato, PJSIP è una libreria open-source attivamente sviluppata e supportata dalla comunità di sviluppatori. Ciò significa che PJSIP può beneficiare di aggiornamenti più frequenti, correzioni di bug e nuove funzionalità rispetto a SIP.

La maggior parte di questi vantaggi sono apprezzati principalmente dagli esperti del settore, ma ci sono anche vantaggi fondamentali che i clienti apprezzano, e che sono presenti su tutti i nostri centralini. Tra questi vantaggi, includiamo:

  • La possibilità di registrare più di 1 dispositivo (endpoint o AOR) ad un numero di interno, garantendo la coerenza del numero sia in entrata che in uscita.
  • La risoluzione di tutti i problemi di NAT che possono causare problemi comuni come:
    • audio monodirezionale
    • caduta della chiamata dopo 32 secondi per mancanza di ACK
    • problemi nell’utilizzo delle VPN

In sintesi, mentre SIP è il protocollo standard per la comunicazione su reti IP, PJSIP è una libreria che implementa il protocollo SIP e offre funzionalità avanzate per lo sviluppo di applicazioni VoIP. PJSIP è spesso preferito quando sono necessarie funzionalità avanzate o quando si desidera un maggiore controllo sulle funzionalità di comunicazione VoIP.

Entità chiave del protocollo SIP

Nel contesto di una rete SIP, vi sono entità fondamentali che svolgono ruoli chiave per facilitare le comunicazioni. Ecco una panoramica di queste entità:

  • SIP User Agent:
    Un SIP User Agent è un punto endpoint della comunicazione che può agire sia come client che come server. Durante una sessione, può cambiare dinamicamente ruolo: da client, inizia la comunicazione originando richieste; da server, ascolta le richieste e risponde di conseguenza. Questa entità, essenzialmente una macchina a stati, registra i dettagli rilevanti del dialogo, che inizia con un invito (Invite) e termina con un saluto (Bye).
  • Registrar Server:
    Un Registrar Server è un server, dedicato o incorporato in un proxy, che gestisce le registrazioni degli utenti. Quando un utente si connette a un dominio, invia un messaggio di registrazione al Registrar Server, comunicando il suo punto di contatto attuale.
  • Proxy Server:
    Un Proxy Server agisce come intermediario nel routing delle comunicazioni. Può rispondere direttamente alle richieste o inoltrarle ad altri client, server o proxy. Il proxy analizza i parametri di routing e nasconde la reale posizione del destinatario, utilizzando un nome di dominio convenzionale.

I proxy possono essere classificati come stateless o stateful. Un Outbound-Proxy, ad esempio, è utilizzato quando uno User Agent invia regolarmente le richieste a un proxy specifico, mentre un Inbound-Proxy gestisce chiamate in entrata verso un dominio. Un Forking-Proxy ha la capacità di instradare una stessa richiesta a più destinazioni, sia in parallelo che in sequenza.

  • Redirect Server:
    Il Redirect Server reindirizza le richieste SIP, permettendo al chiamante di contattare un insieme alternativo di URI, fornendo flessibilità nel percorso delle comunicazioni.
  • Location Server:
    Un Location Server è un database che contiene informazioni sugli utenti, come profili, indirizzi IP e URL, che facilitano il routing delle chiamate nella rete SIP.

Che cos’è RTP: il fondamentale Protocollo per lo Streaming Multimediale in Tempo Reale

RTP, acronimo di Real-time Transport Protocol (Protocollo di trasporto in tempo reale), è un protocollo che definisce il formato standard di pacchetti per la trasmissione di audio e video su Internet. Descritto nella norma RFC 1889, RTP è stato sviluppato nel 1996 da un gruppo di ricerca noto come Audio-Video Transport Working Group.

RTP è utilizzato insieme al protocollo di controllo RTCP (RTP Control Protocol). Mentre RTP trasporta i flussi multimediali come audio e video, RTCP è impiegato per monitorare le statistiche di trasmissione, la qualità del servizio (QoS) e facilitare la sincronizzazione di più flussi. RTP viene originato e ricevuto su numeri di porta pari, mentre la comunicazione RTCP associata utilizza il numero di porta dispari immediatamente successivo.

Essenziale per il VoIP, RTP lavora in tandem con SIP per configurare le connessioni attraverso la rete.

Vantaggi e Utilizzo di RTP

RTP è progettato per lo streaming end-to-end in tempo reale dei dati multimediali, offrendo meccanismi per la compensazione del jitter, il rilevamento della perdita di pacchetti e la consegna affidabile di dati, problemi comuni nelle trasmissioni UDP (User Datagram Protocol) su IP.

Grazie alla sua capacità di trasferire dati a più destinazioni tramite IP multicast, RTP è lo standard predominante per i trasferimenti di audio e video su reti IP. I meccanismi per il profilo associato e il formato del carico utile, incorporati nell’architettura di RTP, sono implementati a livello di applicazione, garantendo una maggiore flessibilità rispetto al livello del sistema operativo.

Applicazioni come il VoIP, che richiedono la trasmissione tempestiva dei dati multimediali, preferiscono RTP per la sua tolleranza alla perdita di pacchetti variabile. TCP (Transmission Control Protocol) è standardizzato per l’uso con RTP, ma non è comunemente adottato a causa dei suoi meccanismi di controllo degli errori che possono causare ritardi nella consegna dei pacchetti. Pertanto, la maggior parte delle applicazioni RTP si basa sull’UDP per garantire una consegna efficiente e puntuale dei dati.

Conclusioni

Il protocollo SIP, insieme al protocollo RTP, sono fondamentali per le telecomunicazioni VoIP. L’evoluzione e il futuro del SIP sono strettamente legati all’evoluzione e al futuro della comunicazione digitale nel suo complesso. Con l’emergere di nuove tecnologie e standard, il SIP continuerà ad adattarsi e ad evolversi per soddisfare le mutevoli esigenze di utenti e aziende.

Quali sono le differenze tra FreePBX e PBXact?

FreePBX e PBXact sono entrambe soluzioni PBX basate su software, ma presentano alcune differenze fondamentali. FreePBX è una piattaforma open-source gratuita che offre un’ampia gamma di funzioni e opzioni di personalizzazione. È supportata dalla comunità e ha un’ampia base di utenti, il che rende facile trovare aiuto e risorse. D’altra parte, PBXact è un prodotto commerciale sviluppato e supportato da Sangoma, la stessa azienda che ha creato FreePBX. PBXact offre funzionalità e integrazioni aggiuntive, oltre a servizi di assistenza e manutenzione professionali. È inoltre progettato per funzionare perfettamente con le soluzioni hardware di Sangoma, come i telefoni IP e le schede telefoniche. In definitiva, la scelta tra FreePBX e PBXact dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dal tuo budget.

Chi è Sangoma Technologies?

Sangoma Technologies è un’azienda di telecomunicazioni specializzata nella fornitura di soluzioni di connettività voce e dati per aziende di tutte le dimensioni. I suoi prodotti e servizi includono sistemi telefonici VoIP, gateway, session border controller, schede telefoniche e altro ancora. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, Sangoma è diventata un fornitore di fiducia di soluzioni di comunicazione affidabili e convenienti. L’azienda è presente in tutto il mondo con uffici in Nord America, Europa e Asia e serve clienti in oltre 150 paesi.

Cosa sono i moduli commerciali per FreePBX e PBXact?

I moduli commerciali per FreePBX e PBXact sono componenti aggiuntivi che forniscono ulteriori caratteristiche e funzionalità al software open source del sistema telefonico. Questi moduli sono sviluppati e supportati da Sangoma, l’azienda che sta dietro a FreePBX e PBXact, e sono disponibili per l’acquisto sul loro sito web. Tra i moduli commerciali più diffusi ci sono Call Recording Reports, Endpoint Manager e Zulu UC. Questi moduli possono aiutare le aziende a potenziare le loro capacità di comunicazione e a migliorare la produttività generale.

Quali moduli commerciali integra PBXact?

PBXact offre una vasta gamma di moduli commerciali che possono essere integrati per personalizzare la tua soluzione telefonica. Alcuni dei moduli disponibili includono il modulo di registrazione delle chiamate, il modulo di monitoraggio del traffico, il modulo di conferenza, il modulo di messaggistica vocale e il modulo di presenza. Inoltre, PBXact offre anche moduli avanzati come il modulo di contact center, il modulo di conferenza video e il modulo di integrazione CRM. Tutti questi moduli sono progettati per aiutarti a ottenere il massimo dalla tua soluzione telefonica PBXact e per soddisfare le esigenze specifiche della tua azienda.

Su che hardware è possibile installare FreePBX e PBXact?

Sia FreePBX che PBXact possono essere installati su diverse opzioni hardware. Tuttavia, l’opzione hardware migliore dipende dai requisiti specifici della tua azienda. Tra le opzioni hardware più diffuse per l’esecuzione di FreePBX e PBXact ci sono i server dedicati, le macchine virtuali e le soluzioni basate sul cloud. È importante assicurarsi che l’hardware scelto soddisfi i requisiti minimi di sistema per il software che stai installando. Inoltre, se intendi utilizzare funzioni avanzate come la registrazione delle chiamate o un volume elevato di chiamate, potresti dover investire in un hardware più potente per garantire prestazioni ottimali. In definitiva, è meglio consultare un professionista per determinare l’opzione hardware migliore per le tue esigenze specifiche.

Telefonia VoIP come funziona

Con la crescente popolarità della telefonia VoIP, è importante capire come funziona. In questo blog ti spiegheremo cos’è il VoIP, come funziona e quali sono i suoi vantaggi.

Cos’è il VoIP e come funziona?

Il VoIP (Voice over Internet Protocol) è una tecnologia che consente la comunicazione vocale via internet. Permette agli utenti di effettuare e ricevere chiamate utilizzando una connessione internet al posto delle linee telefoniche tradizionali. La tecnologia VoIP converte i segnali vocali analogici in pacchetti di dati digitali che possono essere trasmessi su internet. Questa tecnologia ha rivoluzionato il modo di comunicare delle persone ed è diventata sempre più popolare grazie alla sua economicità e flessibilità. Con il VoIP, gli utenti possono telefonare da qualsiasi parte del mondo, a patto che ci sia una connessione internet, il che lo rende una soluzione ideale per le aziende con dipendenti remoti o per i privati che viaggiano spesso.

VoIP e le chiamate in contemporanea

La tecnologia VoIP consente di effettuare più chiamate simultanee tramite internet. Ciò significa che con le giuste attrezzature e la giusta connessione internet, una singola linea VoIP può gestire più chiamate contemporaneamente, rendendola una soluzione economica ed efficiente per aziende e privati. Con il VoIP non dovrai più preoccuparti dei segnali di occupato o delle chiamate perse, perché più interlocutori possono chiamare e connettersi contemporaneamente. Inoltre, i sistemi VoIP sono spesso dotati di funzioni come l’avviso di chiamata, il trasferimento di chiamata e le chiamate in conferenza, che migliorano ulteriormente l’esperienza e la produttività degli utenti.

Quali sono i vantaggi per le aziende nel passare dalla telefonia tradizionale alla telefonia VoIP?

I vantaggi per le aziende che passano dalla telefonia tradizionale alla telefonia VoIP sono molteplici. Uno dei principali è il risparmio sui costi. Le chiamate VoIP sono più economiche di quelle tradizionali, soprattutto per le chiamate interurbane e internazionali. Un altro vantaggio è che il VoIP consente una maggiore flessibilità e mobilità ai dipendenti. Con il VoIP, i dipendenti possono effettuare e ricevere chiamate da qualsiasi luogo dotato di una connessione internet, il che è particolarmente utile per i lavoratori a distanza o per chi viaggia spesso. Inoltre, il VoIP offre funzioni avanzate come l’inoltro delle chiamate, la trascrizione della casella vocale e le videoconferenze, che possono migliorare la produttività e la collaborazione all’interno dell’organizzazione. Infine, i sistemi VoIP sono più facili da gestire e mantenere rispetto ai sistemi telefonici tradizionali, in quanto possono essere configurati e aggiornati da remoto. Nel complesso, il passaggio al VoIP può offrire alle aziende notevoli vantaggi in termini di risparmio economico, flessibilità, produttività e facilità di gestione.

Per quali tipi di aziende è adatto il VoIP?

Il VoIP è adatto a tutti i tipi di aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni o dal loro settore. Le piccole imprese possono beneficiare dei risparmi sui costi e della maggiore flessibilità offerti dal VoIP, mentre le grandi organizzazioni possono trarre vantaggio dalla scalabilità e dalle funzionalità avanzate disponibili. Il VoIP è particolarmente indicato per le aziende con lavoratori a distanza, in quanto permette loro di connettersi e collaborare facilmente con i colleghi da qualsiasi parte del mondo. Inoltre, le aziende che effettuano molte chiamate internazionali possono beneficiare delle tariffe internazionali a basso costo offerte dal VoIP. In generale, il VoIP è una soluzione di comunicazione versatile ed efficace che può essere utile alle aziende di ogni tipo.

La telefonia VoIP offre numerosi vantaggi alle aziende che desiderano modernizzare i propri sistemi di comunicazione, ma è necessaria un’attenta considerazione nella scelta del provider per garantire che l’affidabilità e la sicurezza non vengano compromesse nel processo.

Perchè valutare un centralino in cloud

Ci sono diversi motivi per cui valutare un sistema telefonico basato sul cloud, o centralino in cloud, è importante. Innanzitutto, offre una maggiore flessibilità e scalabilità rispetto ai sistemi telefonici tradizionali. I sistemi telefonici basati sul cloud possono adattarsi facilmente alle mutevoli esigenze aziendali e consentono di lavorare da remoto, rendendoli ideali per le aziende moderne.

I vantaggi dei centralini in cloud per aziende con molti uffici diffusi sul territorio o catene di negozi

I vantaggi dei sistemi telefonici basati sul cloud per le aziende con più uffici sparsi sul territorio nazionale o per le catene di negozi sono numerosi. In primo luogo, un sistema telefonico basato sul cloud permette di comunicare senza problemi tra le diverse sedi, consentendo ai dipendenti di trasferire facilmente le chiamate e di collaborare ai progetti. Questo può migliorare notevolmente la produttività e l’efficienza, soprattutto per le aziende con un gran numero di lavoratori a distanza. In secondo luogo, i sistemi telefonici basati sul cloud sono altamente scalabili e consentono alle aziende di aggiungere o rimuovere facilmente linee telefoniche in base alle necessità. Questo può essere particolarmente utile per le catene di vendita al dettaglio che possono subire fluttuazioni nella domanda durante l’anno. Inoltre, i sistemi telefonici basati sul cloud sono in genere più convenienti rispetto ai sistemi telefonici tradizionali, in quanto richiedono meno hardware e manutenzione. In generale, i sistemi telefonici basati sul cloud offrono una serie di vantaggi alle aziende con più sedi o alle catene di vendita al dettaglio e possono migliorare notevolmente la comunicazione e l’efficienza dell’organizzazione.

Riduzione dei costi hardware e manutenzione

In secondo luogo, un sistema telefonico basato sul cloud può aiutare a ridurre i costi associati all’hardware e alla manutenzione. Con un sistema basato sul cloud, non è necessario acquistare hardware costoso o assumere personale IT per la sua manutenzione. Al contrario, il provider si occupa della manutenzione e degli aggiornamenti, liberando risorse per altre esigenze aziendali.

In generale, valutare un sistema telefonico basato sul cloud è importante per le aziende che vogliono rimanere competitive e migliorare le proprie capacità di comunicazione.

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